Allora accade di trovarsi storditi e divisi dalla frenesia di dare una forma a ciò in cui si ha voglia di perdersi e disgregarsi prima di essere riusciti a farlo.
Così tutto resta sospeso in una bolla di potenzialità, di energia inespressa a rotolare qui in un corridoio qualunque del globo, e a sbattere contro spigoli qualunque di un palazzo qualunque fino a perdere tutta la sua spinta nell'indifferenza della stessa intenzione.
Tempeste elettriche imbrigliate dalla rete di sterminato piacere dell'altrui poesia.
E pensiero. Disperatamente in bilico tra prosaiche mire e la squisitezza di un abbandono.
15/11/10
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1 commento:
in bilico no..mi lascerei cadere. quoto l'abbandono.
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