O Attic shape! Fair attitude! with brede
Of marble men and maidens overwrought,
With forest branches and the trodden weed;
Thou, silent form, dost tease us out of thought
As doth eternity: Cold Pastoral!
When old age shall this generation waste,
Thou shalt remain, in midst of other woe
Than ours, a friend to man, to whom thou say'st,
"Beauty is truth, truth beauty,--that is all
Ye know on earth, and all ye need to know."
Of marble men and maidens overwrought,
With forest branches and the trodden weed;
Thou, silent form, dost tease us out of thought
As doth eternity: Cold Pastoral!
When old age shall this generation waste,
Thou shalt remain, in midst of other woe
Than ours, a friend to man, to whom thou say'st,
"Beauty is truth, truth beauty,--that is all
Ye know on earth, and all ye need to know."
(...)
Attica forma! leggiadro atteggiamento! con un ricamo
d'uomini e fanciulle marmorei decorato,
con i rami della foresta, e l'erbe calpeste;
tu, silenziosa forma, ci tormenti fuor del pensiero
come l' eternità: fredda Pastorale!
quando la vecchiezza darà il guasto a questa generazione,
tu rimarrai, in mezzo ad altro affanno
che il nostro, un'amica dell'uomo, a cui tu dici:
"La bellezza è verità, la verità bellezza," questo è tutto
ciò che voi sapete in terra, e tutto ciò che vi abbisogna di sapere.
d'uomini e fanciulle marmorei decorato,
con i rami della foresta, e l'erbe calpeste;
tu, silenziosa forma, ci tormenti fuor del pensiero
come l' eternità: fredda Pastorale!
quando la vecchiezza darà il guasto a questa generazione,
tu rimarrai, in mezzo ad altro affanno
che il nostro, un'amica dell'uomo, a cui tu dici:
"La bellezza è verità, la verità bellezza," questo è tutto
ciò che voi sapete in terra, e tutto ciò che vi abbisogna di sapere.
(Immagine dell'epitaffio da Il reporter ,
Immagine del manoscritto da
Original Manuscript Images )
2 commenti:
Che strano poeta che è Keats! Geniale, irritante, autolesionista, innamorato più della morte che della vita.
Eppure, con delle vampe visionarie. Vampe antiche, non è stato lui il primo a stabilire il nesso fra verità e bellezza.
C'è lo splendor veritatis di Tomaso d'Aquino, c'è la luce intellettual piena d'amore di Dante, ci sono i grandi elisabettiani, John Donne, soprattuto. Inamorati della vita più che della morte, questa è la differenza. Giusta di per sè, perché la morte non ha corpo, è solo il fenomeno terminale della vita. Differenza che non va mai dimenticata, se si vuole essere vivi mentre si vive.
grazie Elena e saluti
Solimano
P.S. Buon 2010!
Eppure, caro Solimano rifiutarsi di ignorare la prossimità della morte, fase della vita, terminale si, ma terminale di un tempo che non conosciamo, è una celebrazione infallibile della vita, dell'amore, di se stessi.
Buon 2010,
Elena
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