Ora quando mi sveglio la pelle é stropicciata intorno agli occhi, sulle tempie. Le palpebre hanno una piega nuova, leggermente cadente. Ecco il tempo. E' una cosa, si vede, si tocca. Eppure, sono bella. Non c'é da cercare un senso a qualcosa. Non ci sono misteri da svelare, risposte o chiavi.
E' né facile né difficile. Ciò che muta, che finisce, le parole che diventano silenzio.
Odori che risalgono da profondità sconosciute attraverso altri odori.
Fiamme che bruciano, e bruciano, poi si spengono.
Il muro là in fondo é l'unica cosa che possa raccontare il colore della strada.
Intanto intorno tutto continua a muoversi. C'é chi dimentica.
Non credo sia nostalgia. Non so cosa sia. Una specie di dolce dolore. Forse solo una risata sbilenca. Magari soltanto a-amore.
01/09/10
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2 commenti:
molto bella davvero
Grazie
Non conoscevo il teatro delle ombre
Che strana cosa
Interessante
Ciao a presto
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