E’ un po’ che vengo sul tuo blog per vedere questa immagine. Mi ha fatto venire in mente l’incipit de Lo spleen di Parigi, Lo straniero, che ama soltanto “le nuvole che fuggono lassù le nuvole meravigliose”. Io trovo straordinarie la loro leggerezza e inconsistenza, la loro metamorfosi costante. E’ bello sapere che a volte alzando gli occhi si può vedere un cielo saltato fuori da un’altra dimensione. Poi i due tetti che si mostrano sono commoventi. Che ci fa l’uomo in questa dimensione’? Cosa c’entra? Come fa a sopportare una simile epifania del sacro sopra la sua testa?
Non lo so Ettore. Era bellissimo, e commovente, proprio come hai sentito e scritto, in questo modo per cui ora mi sembra ancora più bello. Stupore nel riuscire a vedere tutto quel respiro incombere sul nero in cui eravamo immersi. Cielo e terra così vicini e incongruenti non lo erano mai stati. Ciao
10 commenti:
Wonderful!
Ciao Davide!
Hai visto, ma ha fatto tutto il cielo, era davvero incredibile lì fuori al mio balcone, l'altro ieri..
A presto
Elena
Che meraviglia...
ti struggi davanti a un "quadro" così..
bacicolorati
Elisa
Si...
poi ti mando le altre foto..
Bella la tua "nuova casa" :-)
Ciao!
Elena
accipicchia che bel tramonto!!!
Era un cielo impossibile.
Ciao Adriana.
E’ un po’ che vengo sul tuo blog per vedere questa immagine. Mi ha fatto venire in mente l’incipit de Lo spleen di Parigi, Lo straniero, che ama soltanto “le nuvole che fuggono lassù le nuvole meravigliose”. Io trovo straordinarie la loro leggerezza e inconsistenza, la loro metamorfosi costante. E’ bello sapere che a volte alzando gli occhi si può vedere un cielo
saltato fuori da un’altra
dimensione. Poi i due tetti che si mostrano sono commoventi. Che
ci fa l’uomo in questa dimensione’? Cosa c’entra? Come
fa a sopportare una simile
epifania del sacro sopra la sua testa?
Non lo so Ettore. Era bellissimo, e commovente, proprio come hai sentito e scritto, in questo modo per cui ora mi sembra ancora più bello. Stupore nel riuscire a vedere tutto quel respiro incombere sul nero in cui eravamo immersi. Cielo e terra così vicini e incongruenti non lo erano mai stati.
Ciao
Elena
Che meraviglia...
Ciao
Grazie, Giulia, a presto.
Elena
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