27/08/10
Così com'è
In certi momenti guardo fuori. Il sole bianco, foglie e rami come capelli. Il mondo è compresso in un altro universo. In certi momenti ascolto tim buckley e poi jeff e poi ancora tim. Lascio scorrere i suoni sotto la pelle. In certi momenti odio le parole e vorrei essere nata sorda e vorrei essere nata muta. Un attimo dopo arranco in cerca di storie, e leggo. Leggo. Guardo l'epidermide sottile e crespa da rettile a causa del mare e delle ore, caccio indietro acqua dagli occhi, mordo amaro tra i denti. In certi momenti immagino silenzi, sguardi, gesti di altri, sento dentro la loro stretta. Rumino rabbia, acida inquietudine. E ciò che vorrei fare e ciò che non vorrei fare. In certi momenti è tutto blues, impastato e vivo, stritolato, chiuso, duro come un pugno. In certi momenti brucio dalla voglia di legno e succo di pioggia. Ho la nausea di facce, circostanze, televisione, frasi precotte dette e sentite allo sfinimento. In certi momenti mi guardo e vedo solo atroce indifferenza. In certi momenti basta la corda di una chitarra a farmi rotolare la mente tra foglie umide di terra e carezze. In certi momenti ci penso, lo so con certezza, non sono qui per diventare vecchia.
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