Ciao Elena, giusto ieri sera stavo leggendo la biografia di Diane Arbus...L'autrice, una giornalista, ricorda che Diane si trovava meglio al buio che alla luce (pensavo al tuo "questa pelle riflessa di acqua buia "). Lo attendeva, il buio, e lo evocava già nei suoi giochi d'infanzia. Forse vi si placava, trovando un paradossale rifugio nell'assenza di confini? Magari per te che sembri amare la fotografia può essere qualcosa su cui riflettere.
2 commenti:
Ciao Elena, giusto ieri sera stavo leggendo la biografia di Diane Arbus...L'autrice, una giornalista, ricorda che Diane si trovava meglio al buio che alla luce (pensavo al tuo "questa pelle riflessa di acqua buia ").
Lo attendeva, il buio, e lo evocava già nei suoi giochi d'infanzia. Forse vi si placava, trovando un paradossale rifugio nell'assenza di confini? Magari per te che sembri amare la fotografia può essere qualcosa su cui riflettere.
Penso a una cosa di Le Clézio sulla luce abbagliante che nasconde più che rivelare. Si.
Ciao Alex
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