Limpida tequila agita i suoi campanelli sulle labbra rovesciate; nell'acqua nera della notte il nero degli occhi tra le scie dei fari. La notte ora mi sfugge. Mi corre accanto, voltandosi indietro.
26/01/11
Volto notturno
Limpida tequila agita i suoi campanelli sulle labbra rovesciate; nell'acqua nera della notte il nero degli occhi tra le scie dei fari. La notte ora mi sfugge. Mi corre accanto, voltandosi indietro.
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4 commenti:
Cosa vede la notte voltandosi indietro? Sono curioso.
Ciao, Elena.
I miei contorni. Cose, azioni, che non mi sono mai servite.
Mi ha impressionato anche per questo credo, il tuo ultimo post.
Ciao Ettore.
"Saper far proprio ciò che non si conosce."
oppure, ricordarsi di ciò che si sa già...
a voler seguire certe teorie "siamo" sempre, oltre le dimensioni e i limiti spazio-temporali... così tu corri accanto alla notte e la notte si volta indietro perché in te riconosce parte di sé...
un abbraccio
E' straziante e liberatorio come una nascita leggermi dentro queste parole dalloway. Ora riconosco una specie di tentativo di illustrare quel "guado del tempo" che mi ha segnato per sempre qualche tempo fa.
Chissà qual è la vera ragione per cui tutto questo mi commuove in profondità.
Grazie.
Ricambio il tuo abbraccio
Elena
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