tag:blogger.com,1999:blog-6701094940726988682.post2481704861003407228..comments2023-06-11T17:18:12.611+02:00Comments on Vagamente sonnambula: Sono arrivati. Apro a casoElenahttp://www.blogger.com/profile/17075689705786472930noreply@blogger.comBlogger8125tag:blogger.com,1999:blog-6701094940726988682.post-46602057518451659312010-07-23T20:57:36.147+02:002010-07-23T20:57:36.147+02:00Non non deve. Ma lo dico sapendo già di tradire il...Non non deve. Ma lo dico sapendo già di tradire il proposito. Ho pensato spesso che la mia ansia di circondarmi di libri sia una specie di ossessione ben costruita per nascondere altre ossessioni. Eppure é così piacevole..Elenahttps://www.blogger.com/profile/17075689705786472930noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-6701094940726988682.post-12308574586856948602010-07-19T21:20:28.397+02:002010-07-19T21:20:28.397+02:00Ciao Elena,
lo dico: il tuo commento mi tocca prof...Ciao Elena,<br />lo dico: il tuo commento mi tocca profondamente, mi scuote...La penso proprio allo stesso modo riguardo al cambiamento della lettura, al rapporto corpo-libro, e capisco che cosa intendi con la condizione frammentaria che descrivi ("Ora tutto è disperso in briciole, attingo a mille fonti diverse, gocce o grandi sorsate..."). Penso che viviamo situazione del genere in continuazione, dentro e fuori di noi, quasi fosse la prima parte del libro di Le Clézio. Credo che, spesso, ho cercato la lettura come ultimo tentativo di ritrovare una certa unità, diciamo pure un rifugio (diffidandone, però); ma tu mi precedi scrivendo che nulla deve diventare un sistema. Dunque, penso, neanche questo rifugio-tomba-letto di pagine.Alexhttp://theartofhunger.splinder.comnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-6701094940726988682.post-63962951156004809512010-07-19T16:42:03.234+02:002010-07-19T16:42:03.234+02:00Anche per me la lettura é cambiata tanto, tutto é ...Anche per me la lettura é cambiata tanto, tutto é cambiato. Rimpiango la possibilità e la capacità che avevo di mescolarmi al libro diventandolo quasi, o diventandone uno strumento. Ora tutto é disperso in briciole, attingo a mille fonti diverse, gocce o grandi sorsate, seguo un istinto che non sempre lascia che ciò che assorbo sedimenti il necessario per tirarne fuori un succo, un'essenza. Forse é solo un momento, non voglio che questo o l'altro diventino un sistema, direbbe Le Clézio. Nulla, deve diventarlo. <br />Ciao AlexElenahttps://www.blogger.com/profile/17075689705786472930noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-6701094940726988682.post-8947789029954642652010-07-17T13:45:45.048+02:002010-07-17T13:45:45.048+02:00E' vero, Elena, Estasi e materia è un magma st...E' vero, Elena, Estasi e materia è un magma straordinario e non sai mai bene quando te ne potrai liberare...Come dici bene tu, prolifera negli spazi intermedi. <br />E' la stessa sensazione che ho avuto anch'io, in fondo, e se non l'ho ancora finito è soltanto perché ho deciso di sposare la sua frammentarietà - anche questa è una libertà piuttosto rara. <br />Sono d'accordo con te sul fatto che entrare in un libro è meglio farlo a mani nude, disarmati, come aspettandosi di fare un incontro non calcolato (il sapere intorno all'autore, tutto sommato, è una forma di prevenzione o di garanzia). <br />Io ho cercato la stessa esperienza, ma ho vissuto in passato dei periodi in cui i libri li collegavo a certi sistemi di pensiero, a degli stili, adesso non più. Mi soffermo soltanto dove trovo che ci sia da nutrirsi, come i gatti... <br />Ciao,<br />AlexAlexhttp://theartofhunger.splinder.comnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-6701094940726988682.post-26181753147931891932010-07-16T20:48:45.713+02:002010-07-16T20:48:45.713+02:00Anche se per lo più é un'operazione che riesce...Anche se per lo più é un'operazione che riesce solo a costo di notevoli sforzi, tento sempre di considerare il libro singolarmente, perché da un giorno all'altro - immagino, così come succede anche per i pensierini di un blog, si potrebbe scrivere uno stesso pensiero quasi si trattasse di un'antitesi. In alcuni casi é addirittura impossibile distinguere opera e autore. Ma mi é più facile quando dell'autore so molto poco come in questo caso. Mi piace sempre fare questo gioco quando mi avvicino ad un nuovo scrittore, leggere l'opera prima di conoscerlo. Comunque Alex, é davvero bello da leggere, questo libro. Certe pagine sono pensieri ribollenti, e lavorano lavorano dentro durante gli spazi in mezzo..Elenahttps://www.blogger.com/profile/17075689705786472930noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-6701094940726988682.post-49734805199440423442010-07-15T21:32:28.969+02:002010-07-15T21:32:28.969+02:00Mi fa molto piacere sapere che Le Clézio sia stato...Mi fa molto piacere sapere che Le Clézio sia stato un buon compagno di viaggio, è un autore strano che può deludere con un libro ed entusiasmare con un altro. Non credo che amasse la continuità di per sé. In genere non mi capita spesso di riuscire a comunicare davvero il valore di un libro...Ma con te è completamente diverso.<br />AlexAlexhttp://theartofhunger.splinder.comnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-6701094940726988682.post-66718383769084212832010-07-13T12:03:33.165+02:002010-07-13T12:03:33.165+02:00Ciao Alex. Le Clézio mi ha accompagnata, insieme a...Ciao Alex. Le Clézio mi ha accompagnata, insieme ad altre cose, é stato un prezioso ancoraggio al nulla - e a tutto, <br />di cui voglio ringraziarti. <br />Mi accompagna anche qui, ora.Elenahttps://www.blogger.com/profile/17075689705786472930noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-6701094940726988682.post-23578245888383034792010-07-04T12:02:58.799+02:002010-07-04T12:02:58.799+02:00Dunque sei in viaggio, Elena...Chissà se almeno Le...Dunque sei in viaggio, Elena...Chissà se almeno Le Clézio ti ha seguita, con questo testo curioso, anomalo- "grafomane", in senso lato- dove puoi trovare echi di Leopardi, Pascal, Sade, Hegel, e naturalmente di lui stesso - Le Clézio, il viaggiatore, l'Africano dal volto olandese.<br /><br />Ho riaperto il libro anch'io a caso, e ho trovato subito un passo sconcertante perché mi è familiare: "Ciò che si vive, ciò che si scrive è contro la propria madre". Scrive questa frase poco prima di lanciarsi in un discorso contro tutti i sistemi, filosofici e non, con quel suo modo schietto di parlare che è così raro nei libri. Tu non trovi? Va d'accordo anche con il passo di Foster Wallace, al quale risponde da altre latitudini. Paradiso delle citazioni, anteprima del viaggio tra le isole? <br />Ciao,<br />AlexAlexhttp://theartofhunger.splinder.comnoreply@blogger.com