22/02/11

Le terre lontane

Racconti potenti e scarni di figure femminili marmoree, che hanno rinchiuso la tenerezza fanciullesca nelle segrete del loro tempo senza ombra di rimpianto. Attendono,  - ostinate carnefici di sè stesse come di altre donne, lontane come astri gelidi dal pallore inconsistente di figure maschili che sanno immaginare appena di essere qualcosa molto al di là dei nebbiosi confini di un mondo riarso -  che il tempo divori la realtà che le imbozzola. Non c'è ribellione verso un destino o un altro, non c'è ricerca, soltanto un silenzioso procedere in assenza di materia dove i desideri non sanno di potersi manifestare nè il pensiero fluire, ogni volta disgregandosi ben prima di rivelarsi ad una coscienza resa muta da una tenace solitaria ostinazione a ripetere un ritmo misterioso che le domina e che somiglia al ciclo delle stagioni. Ma non è altro che quella dimostrazione di inutile forza a cui sanno di essere condannate dall'incrollabile volontà di non soccombere.

2 commenti:

giacy.nta ha detto...

Ostinazione. Penso sia la condizione distintiva di molti personaggi di Faulkner!
Un caro saluto,
Giacinta

Elena ha detto...

Questo mi dice che ho scelto (non casualmente) racconti significativi
Un saluto a te Giacinta

Elena