17/01/11

Permanenza

Io non gravito per le lunghe strade
a ben guardare mi risparmio in questa fissità
in questo battito di ciglia dal pianto al pianto
per cosa mi conservo non saprei spiegarlo
ogni coscienza è una molecola dispersa
e così una mano un brandello di pelle un osso vivono già la loro angoscia
il dispetto del caso l'irraggiungibile separazione dell'essere
i propri destini silenziosi riflessi nelle orbite
Un pezzo dopo l'altro rimonto questa immagine
ma non posso fingere che non sia un fuoco che lentamente langue

2 commenti:

Pierluigi ha detto...

Un quadro di Bacon.
Sembra un languido orrore senza dolore. Possibile?

Elena ha detto...

Non c'è dolore infatti. E' lento e freddo. Ma non sempre.