Ti frequento come un'isola morta.
Le parole che ci tenevano in vita marciscono come alghe
io continuo a nutrirmene: foglie sull'albero del mio essere eternamente bruco
i piedi sulla sabbia che quasi non muovo
nel respiro, silenzio
Ritorno, stralunata e amorfa
questa musica implosa impressa sul corpo, un abito-bozzolo che niente copre nè scopre mi appare come l'unica certezza raggiunta a queste latitudini
la sola viva sostanza
19/01/11
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2 commenti:
Bella.
Dromo. Splinder.
Sei gentile,
ciao Dromo.
Elena
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