10/12/10

Il paradiso é altrove

Prossimi viaggi:

Truman Capote, A sangue freddo
Elias Canetti, Auto da fé
John Cheever, Racconti italiani
Mario Vargas Llosa, Il paradiso é altrove
Romain Gary, La vita davanti a sé
William Faulkner, Una rosa per Emily



   Il piacere letterario più puro mi arriva da certi libri che sembrano quasi non piacermi mentre li leggo senza che ne capisca il motivo, e  soltanto quando finiscono mi rendo conto di quanto piacere mi stavano mettendo da parte senza che potessi accorgermene soprattutto perché non rientravano affatto in ciò che che senza saperlo mi ostinavo ad aspettarmi da ciò che leggevo. Sembrano privarmi di qualcosa di indispensabile e inspiegabile quando é ora di rimetterli a posto sulla libreria. Si tratta di princìpi attivi a rilascio lento: contengono domande, domande incredibilmente pertinenti per uno specifico momento (personale, storico,) che si accendono improvvisamente nelle situazioni più disparate, dopo, a volte molto dopo aver finito di leggere, mentre vivi. E' accaduto con Paul Auster, Trilogia di New York, D.F.W, La ragazza dai capelli strani e Infinite Jest, Amy Hempel, Ragioni per vivere, Le Clézio, Estasi e materia, Emily Brontë, Cime tempestose, Calvino, Se una notte d'inverno un viaggiatore (che voglio rileggere e rileggere ancora), Virginia Woolf, La signora Dalloway, e poi con altri che ora non mi vengono in mente. Qualcosa di simile mi capita anche con la musica, a volte.
Quindi, il desiderio ora é : aspettarmi cose - sbagliando - anche dai prossimi viaggi.

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