05/08/10

Una cosa piccola

Sto leggendo "Una cosa piccola che sta per esplodere" di Paolo Cognetti. Il primo racconto, la storia di Margot, il dissolvimento della famiglia, la maternità - meglio il ruolo di figlia femmina come incubo, mi ha lasciato segni, continua a lavorare. Mi dispiace ora non sapere, non riuscire a dire di più e meglio. Ho pensato ieri, gli occhi afferrati da un'inquieta spuma ribollente, che il senso di empatia, l'illusione della vicinanza, non é negata né suffragata da un linguaggio piuttosto che da un altro, o da una lingua più di un'altra. Credo non sia una questione di comprensione di ciò che si dice, o si tace. E' l'evidenza di avere le dita affondate nella stessa materia.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Qui ti avvolgono i racconti, come coperte o le stelle nel cielo che hai il dubbio che siano vere, ci sono arrivato da quello strano indirizzo mail, stavo per rispondere un looking forward to hearing from you ad un altro addio, ma forse è meglio approfittare di queste finestre per dirti che una delle mie storie preferite è persuasione di Jane Austen, anche se so bene che non è una storia vera
looking forward looking back farewell
Marco

Elena ha detto...

Non ho mai letto persuasione ma credo che lo farò prima o poi, a me piace molto emily bronte cime tempestose forse perché credo che possa essere una storia vera. Nessuna storia é vera fino in fondo, nessuna é davvero un'illusione, nemmeno le ore qui, nemmeno gli addii. Looking forward to hearing from you, Marco caro
Elena

Pierluigi ha detto...

Ma forse è proprio questo, l'irrealtà quasi reale - o la realtà totalmente irreale? - che ci afferra da dentro la storia e ci mette a fronte con noi stessi, lascia segni a volte fondi come voragini cupe e indistinguibili, non sarà forse che solo le scoprono queste voragini le storie cui ci ritroviamo inopinatamente a leggere?

Elena ha detto...

Alcune storie, fatti, persone, non necessariamente reali, anche inventate, sono scintille, ponti verso isole sconosciute di noi stessi. Terre da cui non puoi più tornare se non diversa. O diverso.