27/08/10

Filo nero

Per quanto tenti di spiegarmelo non riesco proprio a trovare una valida ragione per la mia ossessione di essere fisicamente circondata da libri.  Non posso spostarmi o uscire di casa senza averne almeno uno da poter sbirciare e sfiorare di sfuggita, anche quando so che non avrò alcuna possibiltà di leggere. C'é un discorso sotterraneo che prosegue, un filo che si srotola senza strappi, e che mi tiene unita. Il fatto é che lo smarrimento mi sommerge se solo provo a figurarmi il pensiero di un deserto così orribile. Ed é l'unica solitudine di cui ho veramente paura.

2 commenti:

larswvencelowe ha detto...

Già. C'è stato un periodo che io mi portavo sempre dietro il libro del'inquietudine. Un'amica mi aveva detto che era il mio "oggetto transizionale". Forse era vero, non so.
Lars

Elena ha detto...

Si, l'ho pensato anch'io, una specie di copertina di linus. Certo qui si tratta di intere librerie di linus, a volte. Ma tant'é.
A presto, Lars