03/12/09

L'impossibile

" Poichè non è possibile rendersi conto del perchè dei propri sentimenti, anche l'uomo più saggio è un fanatico in musica.

(...)

Tremo sempre di non avere scritto che un sospiro, quando credevo d'aver segnata una verità."

(Stendhal, L'amore)

4 commenti:

Gioacchino ha detto...

Timore, o tremore... ciò dimostra che le parole non sono nostre, ma la verità si rivela comunque, e spesso lo fa nella musica. La verità o si rintana nelle profondità della nostra anima o si allontana da noi in modo astratto: raramente si materializza, si fa ritratto, haiku, scatto fotografico di una sensazione provata. Solo l'amore - per se stessi, per un'altra persona, per la verità - ci dà la forza di continuare a provare.

Gioacchino

Elena ha detto...

Ciao Gioacchino.
La verità dei sentimenti è uno stormo impazzito che sfugge alle stesse parole da cui nasce. Tra le onde mai uguali a sè stesse della musica regala l'illusione di arrivare a svelarsi del tutto per tornare a nascondersi un istante più tardi. Ciò che se ne può dire o scrivere giunge ad avere al più la concretezza di un sospiro.
Elena

Solimano ha detto...

Non so leggere la musica, né so suonare alcuno strumento. Per anni mi è spiaciuto, perché ad ascoltare musica dal vivo andavo di frequente.
Il ripetuto ascolto mi ha portato inconsapevolmente ad apprendere brani lunghi e complessi par coeur, nel senso che ogni volta che li ascolto so un istante prima la nota che uscirà e... come io vorrei che quella nota uscisse (vorrei per mia verità, non per estetismo). Tutto ciò per dire che la musica, certe musiche, non sono misteriche, né incomprensibili, ma inesprimibili in altro linguaggio rispetto al proprio (peciso e ricco più di ogni altro linguaggio). La nostra ansia di certezza pensata-detta-parlata-scambiata ci impedisce a volte di star contenti al quia, che è bastevole. Che bisogno c'è, d'altro?

grazie Elena e saluti
Solimano

Elena ha detto...

In effetti a volte abbandonarsi non è solo sufficiente, è la scelta più appagante tra le molte possibili.
Ciao Solimano,

Elena