12/11/09

Vagamente definito


Claude Monet, Les Nymphéas, (Les Nuages), 1903


"Che cosa infine mi definisce più strettamente?

Non i miei ricordi precisi – giacché li perdo. Un solo incidente potrebbe riprodurre anni e persone che ho dimenticato. Anche i miei ricordi non distrutti sono alla mercé delle rievocazioni, ossia degli avvenimenti esterni. Io sarei dunque una conseguenza di ogni incidente, sarei tutto fuori di me stesso.

Non i miei sentimenti attuali, troppo presi a prestito – troppo occasionali.

Forse… certe abitudini a lentissima variazione. Le mie facilità e le mie difficoltà. Le mie impossibilità. Le mie possibilità.

E poi qualcosa di vago che emana dai ricordi, un generico vapore di fatto e di non fatto…

Ma questo io è soltanto un risultato… Così come la persona imita prima di essere come sé…"

(Paul Valéry, Quaderni, Vol. IV)

da Il compagno segreto (n.10)

6 commenti:

Anonimo ha detto...

ricordi, sentimenti ... tutto questo insieme

Elena ha detto...

Facilità e difficoltà, possibilità e impossibilità, questo soprattutto, credo.
Ciao O'Keeffe,
Elena

Emilia ha detto...

Quanto è vero quello che dice questo grande pensatore. E' vero la persona "imita prima di essere come sè" e ci cerchiamo tutta la vita o ci arrendiamo a essere altro da noi.

Un abbraccio

Elena ha detto...

E' vero ci cerchiamo, anche attraverso l'altro. Ti aspettavo da un pò, lo sai, vero?
Un abbraccio
Elena

Il Gabbiano ha detto...

Sembra tutto così casuale, trovare delle parole che ti colpiscono e poi subito dopo altre simili che sembrano scritte per te...

Ciao Elena, complimenti per il tuo blog che mi piacerebbe definire un modo piacevole di fare cultura.

Elena ha detto...

Ciao Giannina, la casualità è pura apparenza, serve a prenderci di sorpresa, a sfilacciare i percorsi, a non farci camminare su una monorotaia. Ci si trova, in qualche modo.
Non mi sognerei mai di pensare che sto facendo cultura, a meno che per fare cultura tu non intenda l'unico modo che io conosca per esistere, cioè usando l'immaginazione. Senza immaginazione possiamo al massimo essere un ruolo, o più ruoli. Ma a me, come credo sia per te e per altri che passano da qui, questo non basta.
Benvenuta, quindi
Elena