14/06/09

Sweet thing

La cosa dolce in questo caso era ma non ero riuscita a dirlo, il pensiero che certi silenzi sono perfettamente dentro la musica, negli attimi che brucia dentro, negli sbuffi di fumo dietro cui mi nasconde. Nelle parole da cui mi esonera. Non scopro niente lo so, sul ruolo del silenzio.
Il mio e anche quelli che attiro su di me sanno aprirmi un varco verso qualcos'altro.
Sono quelli necessari, che oscurano le intenzioni di quando si vorrebbe dire anche solo una parola. Mi viene in mente Gioacchino. Che saluto da qui, da una certa distanza, in silenzio.





2 commenti:

Gioacchino ha detto...

Le intenzioni sono compagne dei silenzi. In certe occasioni sono più adatte delle azioni a esprimere il proprio, mai univoco, essere, o i propri desideri: quando sfuggono al controllo, ma senza la possibilità di ferire, senza peso, senza mentire.
Sono passato anche perché, per parlare in silenzio, è necessario essere vicini.

Elena ha detto...

Allora passa, tutte le volte che serve.
Io lo faccio già.