03/04/09

Anime nude

Di tanti travestimenti che incrocio ogni giorno mi chiedo quanti siano giochi consapevoli.
Forse pochissimi, forse nessuno.
Mi guardo camminare in una vetrina e mi chiedo "Da che mi sono travestita oggi?"
"Da donna che ha rinunciato a sembrare più giovane. Che ha scelto il caschetto per immaginarsi a passeggio lungo qualche Boulevard. Che se si confonde nella folla è meglio."
E' già qualcosa.
Questa donna in carriera in ascensore, alta come una manager, gonna corta color tortora da manager, orecchini da manager, sguardo altero da manager, sorriso tirchio lucido da manager, mi chiede a che piano voltandosi col dito fermo pronto sui tasti con modi spicci da manager. E' una donna da rotocalco così fusa con la sua maschera che immaginarla nuda senza i suoi gesti o lo sguardo sarebbe come farla sparire.
Conosco bene chi si veste di libri, si nasconde dietro il titolo di un giornale, di una paratia di capelli, cuffiette, rimmel, occhiali.
Vado in cerca di altri occhi, anime nude, sguardi vaghi, corpi dai contorni liquidi che camminano incerti, un pò dondolanti attaccati alla borsa o con la testa piegata a seguire il filo di un pensiero. Se hanno una maschera sono confusi. Non hanno ancora deciso quale.

5 commenti:

adriana ha detto...

Ti leggo sempre e sempre con molto piacere, ciao Elena.

Elena ha detto...

Ciao adriana, e per me è una bella certezza.
:-)

elisa ha detto...

Che cosa bella hai scritto..
è qualcosa che penso spesso..magari lo descrivo con agettivi diversi a me stessa..ma il succo è quello.
baci

Blessing Sunday Osuchukwu ha detto...

Ecco! Ero sicuro di trovare un post che mi facessi riflettere un pò.....riuscito!
Bella, ciao!

Elena ha detto...

Ciao elisa
Ciao bless
:-)