11/03/09

Assoluto

Bisogna uscire qualche volta da sè stessi, vivere fuori, anche. Così si dice. Per avere storie da raccontare.
Ma chi lo sa invece se questo non finisca per allontanarmi da tutto ciò che mi occorre.
Non so se ho bisogno di storie, mie o di altri, o piuttosto di avere i riflettori sempre accesi puntati dentro.
Ho l'impressione che sia necessario uscire, perchè non si è davvero liberi di fare diversamente.
Respirare l'aria e il sole e il mare, e il vento freddo, il cielo stellato d'inverno e la nebbia e camminare a fatica nel caldo o su un tappeto di foglie, bere caffè nero e bollente mi stordisce ogni volta mi ubriaca e mi piega, e continuerà a farlo, perchè mi ricorda spietatamente quanto sono viva. E contano le persone, per me, anche quando le odio, le solitudini quando si sfiorano.
Eppure contraddicendomi (e che ardita libertà mi prendo), chiudermi a leggere, a pensare, a scrivere, a suonare, a studiare, ad ascoltare, è quanto di più vicino ci sia alla mia idea di vita. Assoluto.

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