26/03/09

Appunti su Margaret Mazzantini


"Non mi lascerò scoperchiare da questa città. Lascio passare le prime immagini senza registrarle veramente, brevi occhiate furtive, spezzoni, come francobolli bruciati.
Basta guardare così, scivolare in mezzo senza assorbire niente di quello che vedo. Ho imparato che tutto può andare via, anche l'orrore può perdere le sue forme, stemperarsi in una nebulosa che lo altera, lo rende ridicolo, troppo assurdo per essere mai stato vero..."

Le prime pagine di Venuto al mondo mi hanno riportato tra i fondali melmosi delle pagine di Marguerite Duras. Sarà anche che chi ha fra le mani una materia difficile da plasmare come la guerra, personalmente vissuta o letterariamente adottata, finisca con l'irrigidirsi in questo modo di scrivere frammentato e secco, frasi nervose come scariche di proiettili, grida soffocate trattenute nelle parole. Pagine striscianti sotto una cappa opprimente. So anche che non si tratta solo di materia che scotta, e che la materia che scotta non è propriamente la guerra, nè i suoi strascichi. Intanto però lascio che vada e subisco un pò il fascino, in una strana altalena tra lampi di bellezza e un senso di fastidio sottotraccia, simile a quello che mi investe quando rileggo me stessa e mi impantano in una pesantezza che mi riesce impossibile scrollarmi di dosso. Che sia una specie di alter ego questa donna nata a Dublino che vive a Roma. In fondo sono da sempre a Roma e per lungo tempo ho pensato di voler vivere a Dublino.

"Mi rinfilai nella mia vita come in un sacco"

10 commenti:

Anonimo ha detto...

Ritengo la Mazzantini una delle scrittrici più grandi e "creative" nell'uso della parola di questi tempi. Gli altri suoi li ho letti tutti..appena posso farò lo stesso con questo. Ora ancora più incuriosita..
Il suo che preferisco è Il catino di zinco.
Un bacione grande
Eli

Elena ha detto...

Per il momento anche i contenuti sono di una bella intensità, se resterò di questa idea "il catino" sarà messo sicuramente in lista
Ciao eli :)

Anonimo ha detto...

Io ne ho letto solo "non ti muovere" e devo dire che non mi aveva entusiasmato... Ma ora mi incuriosisci e dovrò tronare sui miei passi... Ciao, Giulia

Elena ha detto...

Cara giulia, non ho ancora ben chiaro con cosa ho a che fare. Non ho letto niente prima, di questa autrice. Per il momento so di aver voglia di proseguire, pur tra impressioni contrastanti. Il fatto è che con i classici è facile sentirsi "a casa di Joyce" (è il nome che avevo scelto per la mia nuova residenza su blogger prima di decidere per la sonnambula..), nel mare rassicurante della Letteratura. I grandi scrittori ti convincono con certe folgorazioni ed è riposante, appagante come una grande passione che ti stanca di ebbrezza ma non di incertezze. Con i contemporanei è sempre tutto difficile, a volte penso sia necessario cambiare prospettiva e vedere la letteratura di oggi sotto la giusta luce, oggi è oggi e non è l'ottocento e nemmeno il primo novecento.. a volte mi dico che non vedo perchè dovrei sforzarmi di comprendere, se è per farmi piacere cose che non mi convincono.. ho sempre curiosità però di leggere anche i contemporanei, perchè siamo qui adesso, e qualcosa da dire lo abbiamo anche noi..
persino noi italiani :)
un caro saluto

Anonimo ha detto...

Hai ragione Elena, si dovrebbero leggere di più i contemporanei.
Io ci provo, ma purtroppo il tempo è poco e allora tendo a trascurarli, privilegiando i classici che non deludono quasi mai.
Ciao!

Elena ha detto...

Infatti tra i miei ultimi acquisti tra Roth, Munro e Wallace ho badato bene di infilarci un un bel Tolstoj, giusto per assicurarmi una porzione di prima qualità..
:-)

Ermione ha detto...

Anche io ho letto solo questo libro della Mazzantini, e sooo perché me l'hanno regalato. Non ero mai stata attratta dalla scrittrice, a causa di un pessimo film preso da un suo libro, Non ti muovere; una roba da richiedere indietro i soldi. Invece devo dire che scrive bene, a tratti molto bene; purtroppo ripete spesso concetti già detti, e molto spesso, ahimè, cade nel retorico e nel prevedibile. Questi sono i motovo per cui, come scrittrice, non mi entusiasma; il libro, comunque, ha una notevole forza.

Elena ha detto...

E' un buon libro, lo sto leggendo con piacere.
Con qualche riserva, si..

elisa ha detto...

Pensa che io reputo Non ti muovere un film di gran livello. Castellitto è nella trasposizione per immagini ancora meglio della moglie in quella in parole e ha inoltre il pregio di aver fatto apparire una buona attrice la Penelope Cruz che fino a quel momento era solo una "figurina" dell'immaginario di Almodovar.

Gusti diversi :-)

Elena ha detto...

Su Non ti muovere non posso dire perchè non ho visto il film nè letto il libro.
Gusti diversi, certo, e va bene così :)